Il Castrum di San Salvatore, localizzato ca. 6 km a NW dell’antico centro di Metaponto, occupa un terrazzo situato sulla destra orografica del fiume Bradano.
L’ubicazione topografica conferisce al luogo una straordinaria visibilità: dagli insediamenti della valle del Bradano a quelli interni del primo gradino della Murgia fino a raggiungere il golfo di Taranto con i relativi centri costieri.
L’ubicazione topografica conferisce al luogo una straordinaria visibilità: dagli insediamenti della valle del Bradano a quelli interni del primo gradino della Murgia fino a raggiungere il golfo di Taranto con i relativi centri costieri.
La particolare e fortunata posizione geografica ha favorito nell’area forme insediative stabili sin dall’età neolitica, periodo a cui risale una necropoli datata solo in parte. L’origine greca è verosimile visto l’impianto della fattoria e il ritrovamento di alcune tombe, caratterizzate da ricchi corredi databili tra fine VI e IV secolo a.C..
La sua antropizzazione medioevale è provata da due contesti funerari rinvenuti occasionalmente nell’area prossima alla collina e caratterizzati dalla presenza di un’anforetta a bande larghe e di alcuni oggetti di abbigliamento che permettono di datare le sepolture al VI-VII secolo d.C.
L’occupazione del terrazzo acquista particolare importanza in età medievale quando nel secolo XI , Roberto Maccabeo, nipote di Roberto Guiscardo, erige un insediamento fortificato denominato “Castrum Sancti Salvatoris De Marina”.
Nel 1099 il complesso viene donato all’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo di Montescaglioso e da questa tenuta come feudo fino agli inizi del XVII secolo. Attualmente il sito ospita una struttura turistica ed è visitabile previo appuntamento con i proprietari.
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